LeggendePiantaVarietàdalla ciliegia alla tazzinaPregi e difettiDegustazioneCreare con il caffè

Leggende sul caffè

La storia del caffè nasce in Oriente addirittura quattrocento anni prima della nascita di Cristo; le leggende si contraddicono e si sovrappongono.

1a Leggenda

Un pastore dello Yemen di nome Kaldi notò che i suoi cammelli e le sue pecore, se si avvicinavano e brucavano certe particolari bacche, restavano eccitati per tutto il giorno fino a notte.

Il pastore portò la pianta che produceva queste bacche e raccontò questa sua esperienza all'abate Yahia, il quale incuriosito cercò di capire i motivi del fenomeno.

Alla fine l'abate arrivò alle stesse conclusioni del pastorello, allora usarono quelle bacche per restare svegli più a lungo, in modo di poter pregare meglio.


2a Leggenda

La seconda leggenda racconta che la bevanda arrivò direttamente dal cielo. Il profeta Maometto, un giorno in cui era particolarmente stanco si rivolse in preghiera ad Allah affinché gli desse la forza per continuare le sue peregrinazioni.

Per tutta risposta il Profeta ricevette questa bevanda scura "come la sacra pietra della Mecca"; la bevve e si rianimò all'istante: quella bevanda si chiamava “qawa”.


3a Leggenda

un incredibile incendio, sviluppatosi in una regione interna dell'Abissinia, aveva bruciato migliaia e migliaia di queste bacche, diffondendo l'incredibile aroma del caffè appena tostato.

Ai poveri contadini, per la fame, non restò altro che tentare di utilizzare in qualche modo i resti di quell'incendio, scoprendo, per puro caso, la tostatura dei chicchi del caffè.

Fu la loro e la nostra fortuna di odierni consumatori.


Il caffè in europa

Anche l'arrivo della preziosa polvere nel vecchio continente ha un qualcosa di leggendario e fantastico.

Alcuni sacchi di caffè furono dimenticati dai turchi in ritirata da Vienna, il caffè si diffonde in Occidente, attraverso Venezia, dove, si pensa sia stata aperta la prima “Bottega del Caffè" nel 1640 (anche se alcuni ritengono che ne sia stata aperta una precedentemente a Livorno).
La Chiesa lo dichiara la "bevanda del diavolo", finché nel '400 Papa Clemente VIII decide di santificarne l'uso.
Nel '600 anche gli scienziati vogliono dire la loro e asseriscono che il caffè è un veleno, aggiungendo che "nel giorno del Giudizio Universale chi lo avrà bevuto uscirà dalla tomba nero come i fondi del caffè".
Nel '700 è re Gustavo III di Svezia che, senza volerlo, prova al mondo l'innocenza e l'innocuità di questa bevanda.
Credendo sia veleno, il re firma una condanna a morte da eseguirsi mediante somministrazione di caffè.
Si racconta che, nonostante le cospicue dosi, i due colpevoli vissero fino a più di ottanta anni.

Il caffè nel mondo


All'epoca delle grandi esplorazioni, un comando di marinai olandesi, riusci a portare la preziosa pianta a Giava e Sumatra e da quì il caffè si diffuse in tutto il mondo, fino a giungere durante l'epoca coloniale sulle coste dell'America Centrale e Meridionale (Brasile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, El Salvador, Perù, Equador, Cuba, Giamaica e Haiti), dove è diventato parte integrante dell'agricoltura.
Quì il caffè ha trovato le condizioni migliori per poter crescere e prosperare, sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo.